Nell’era dei servizi in streaming in abbonamento, la favola dello sport in chiaro è ridotta oramai a casi isolati e il mio sport preferito era uno di questi. Grazie a Red Bull TV infatti ho sempre potuto godermi in in maniera completamente gratuita le dirette delle gare di coppa del mondo sia XC che Down Hill. Riprese di qualità, commento tecnico (almeno quello inglese) di livello, servizi pre e post gara, interviste ecc. Insomma si è sempre trattato di un servizio a mio avviso eccellente considerando la nicchia a cui è rivolto.
È notizia recente invece che l’UCI stessa ha confermato che la collaborazione con Red Bull per la trasmissione delle dirette terminerà con la stagione 2022, e dal prossimo anno i diritti passeranno nelle mani di Discovery Sports per ben 8 anni.
La società americana sta puntando forte sul ciclismo, oltre ad essere da sempre un punto di riferimento internazionale con i canali di Eurosport e recentemente con l’ecosistema GCN. Citando appunto GCN, il canale italiano sta crescendo rapidamente e nel corso dell’ultimo periodo sono state numerose le attività che hanno contribuito ad accrescere la diffusione e l’aumento della fetta di pubblico. Nello specifico quello che mi riguarda in questo tema è la creazione di GCN+, ovvero la piattaforma a pagamento che offre le dirette delle gare (per ora su strada) e numerosi documentari sul ciclismo. Non è stato specificato se la trasmissione rimarrà gratuita, ma facendo 2 più 2 penso che sia abbastanza prevedibile che le gare di mountain bike andranno a finire dentro il palinsesto dello streaming in abbonamento ponendo fine all’epoca delle dirette in chiaro del mio sport preferito. Oramai i modelli di business recenti sono basati su questa modalità perciò la fruizione di musica, filmati, trasmissioni, videogame ecc sarà sempre più a pagamento purtroppo e la MTB, essendo un trend in piena crescita, non potrà più sottrarsi a tali dinamiche.
Grazie Red Bull, è stato bello finché è durato.