La settimana scorsa è iniziata la Coppa del Mondo del circuito DH con la prima prova a Lourdes dando inizio alla stagione agonistica 2022 delle gare elite di mountain bike. L’8 di Aprile sarà il turno del cross country che inizierà la stagione dal Brasile per una tappa inconsueta a Petrópolis.
Alcuni atleti sono già sul posto per i primi giri del circuito che darà spettacolo grazie ad alcune caratteristiche che solo di recente si sono viste nel cross country. Quello che mi ha davvero colpito è lo scatto che ha postato su Instagram Ondřej Cink dello step down a ridosso della linea del traguardo. Sarà la prospettiva, i contrasti pompati, il cielo grigio che mette ancora più ansia, ma il salto sembra davvero importante se consideriamo che siamo sempre in ambito xc.
E qui tornano puntuali i critici, che ormai l’xc sembra il downhill, è troppo pericoloso, si sacrifica lo sport a favore dello spettacolo, eccetera eccetera…
Critiche già sentite, perciò nulla di nuovo, ma il format del cross country ormai ha preso una direzione precisa ed io la sposo in pieno. Complici le bici sempre più capaci in tutti frangenti, dall’efficienza in salita fino all’enorme performance che offrono in discesa, i percorsi sono diventati tecnicamente sempre più difficili.
I puristi che muovono le critiche, sono spesso ex stradisti che vorrebbero che la mountain bike sia contraddistinta da lunghe salite e discese su strade forestali o poco più, con front imbizzarrite al minimo sassolino, pressioni a 2.5 bar, escursione massima 100mm e reggisella rigorosamente fisso.
Ricordando che esistono le marathon, che per loro natura hanno ancora più o meno queste caratteristiche, il cross country sta diventando un po’ la disciplina di rappresentanza del mondo fuori strada, dove si cerca di mostrare al meglio ogni aspetto della specialità.
La mountain bike richiede delle doti tecniche di un certo tipo, se non si è in grado di condurre il mezzo a questi livelli (parliamo sempre di coppa del mondo), bisogna lasciar perdere e dedicarsi ad altre discipline.
Perciò ben venga questo tipo di mountain bike e chissà se prima o poi riusciremo anche ad abbandonare i completini in lycra..