Ho visto ieri il video del simpatico Davide Petrini su questa nuova tendenza dei marchi di spacciare per entry level bici da 4700€ e valori simili. Petrini da buon toscanaccio affronta con molta passione l’argomento e indubbiamente la vicenda merita un approfondimento e una riflessione.
Mi ha fatto tornare in mente quando ormai un mese fa Transition lanciava in pompa magna le versioni alluminio di Scout e Sentinel, bici della madonna ma dal prezzo di ingresso estremamente alto “giustificato” dalla disponibilità a catalogo di montaggi con telaio solamente in carbonio.
Per l’annuncio hanno anche girato un divertente video che percula la bike industry, ponendosi come paladini dei consumatori con l’introdiuzione dei modelli alluminio e versioni con le defunte (in termini di mercato sia chiaro) ruote da 27,5.
Tutto molto bello e divertente fino a quando non si va sul sito Transition con le migliori intenzioni e magari un pensierino sulla Sentinel, che in colorazione neutra alluminio è bella da togliere il fiato, e si scopre che il montaggio NX, perciò entry level a tutti gli effetti, viene a listino 4499€… Non discuto sul termine entry level, perché a mio modo di vedere una bici alluminio montana NX e sospensione FOX livello base incarna alla perfezione il concetto di entry level; quello che non mi sta bene è che tutto ciò costi 4499€. Ok ok, marchio fantastico, bici fantastica, incarna una filosofia unica ecc ecc. Ma seriamente il prezzo di ingresso per una bici con componenti mediocri, per quanto il telaio sia ben fatto ma pur sempre meno pregiato, ha questo prezzo? Ormai la scusa del “eh ma sai, non ci sono le materie prime” oppure “il trasporto costa di più così come la produzione dobbiamo aumentare i listini” è il classico pretesto per ritoccare al rialzo i prezzi.
Siamo d’accordo, il nostro è un hobby estremamente costoso ed esclusivo se vogliamo, ma qui rasentiamo il ridicolo.
2 thoughts on “Il nuovo concetto di Entry Level”
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