Trek ha appena lanciato il nuovo modello della Rail con geometrie aggiornate, batteria e motori di nuova generazione ecc ecc. Quasi in secondo piano hanno presentato per i modelli top di gamma il sistema AirWiz che, oltre a sembrare il nome di una compagnia aerea, ha introdotto un sistema intelligente al reparto sospensioni. La novità non è proprio al centro della campagna di comunicazione di Trek, anche nel sito viene riportato quasi in fondo alla pagina, forse anche per il fatto che sono loro stessi consapevoli di aver creato un ammennicolo che fa sicuramente scena e farà parlare di se ma l’utilità a mio avviso non è molta. In buona sostanza il sistema posizionato sulla testa della forcella e dell’ammortizzatore non è altro che un sensore di pressione che permette di tenere quest’ultima sotto controllo via app o tramite led: luce verde ok, luce rossa c’è bisogno di pompare aria.
Utile? si, è una cosa in più che può far comodo. Necessario? assolutamente no!
Come di consueto sfrutto l’argomento per una riflessione più profonda a fronte anche delle recenti sospensioni elettroniche di Rock Shox (Sram).
La mia domanda è: ma è davvero necessaria l’elettronica nelle sospensioni e nella mtb in generale?
Secondo me no. Può avere un senso nelle sospensioni, a patto che i sistemi di attivazione e monitoraggio diventino di dimensioni contenute e magari integrati negli steli e corpi vari dei componenti. Ma allo stesso tempo non ne vedo l’esigenza visto che con una buona idraulica tarata come si deve si gira alla perfezione. Ancora più inutile la trovo applicata al deragliatore. Penso che un biker medio con una discreta esperienza abbia strappato via almeno una volta nella vita il deragliatore. È un componente troppo delicato ed esposto, con i prezzi che hanno oggi è un vero attentato alla sorte girare con 400€ così facili da bruciare.
Sicuramente in futuro tutti avremo il cambio elettronico, immaginando che i prezzi vadano lentamente a normalizzarsi, ma anche se fosse, è necessario? sicuramente no.
Tralasciando quello per attivare il telescopico che non è nemmeno degno di nota, penso che in molti adorino liberare il manubrio dai cavi anche a costo di sborsare soldoni per i gadget elettronici. Io sono estremamente a favore dell’innovazione tecnologica e chi mi conosce lo sa, ma questa deve essere migliorativa o almeno agevolarmi la vita senza farmi diventare povero. Attendo una miniaturizzazione dei componenti a costi accettabili allora a quel punto posso prendere questi costosi giocattoli più sul serio; nel frattempo vado a controllare la pressione della Lyrik che senza lucina a led non so se posso uscire in bici.
2 thoughts on “Abbiamo davvero bisogno dell’elettronica in mtb?”
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